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Intervista e curiosità, conosciamo dr.gam

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dr.gam è l’acronimo del cantautore, chitarrista, produttore e videomaker Andrea Gamurrini, dove il cuore del nome e la testa del cognome vengono scelti come essenza della parte più istintiva e quella più razionale di un mondo svelato in entrambe le sue facce.

Si intitola “Kilimangiaro” il suo nuovo singolo nato nel marzo del 2020, di getto, dopo essersi svegliato di soprassalto, ha iniziato come un fiume in piena a mettere nero su bianco le parole del testo, più scriveva e più l’idea si faceva chiara. “non eravamo caduti così in basso per caso”

C’è un momento specifico che ricordi come l’inizio della tua carriera musicale?

Avevo 10 anni e suonavo già il piano da 5 anni. Ero in aula aspettando il mio primo insegnante di chitarra classica. Dalla finestra vedo un ragazzo con capelli lunghi biondi e chitarra in spalla che scende dalla moto…era lui. Entra e mi chiede quale fosse il brano più bello che abbia mai ascoltato…ed io gli dissi “On my own”, un vecchio brano di Don Costa cantato da sua figlia Nikka. La lezione successiva arrivò e mi suonò “On my own” riarrangiata per chitarra classica. In quel momento la chitarra classica diventò lo strumento più bello di sempre.

Da dove trai principalmente ispirazione per le tue canzoni?

Qualsiasi situazione può ispirarmi, uno sguardo, la luce delle finestre di notte in città, un tramonto, lo scorrere delle immagini in viaggio, ma sono spesso solo immagini incamerate che poi vengono riproposte in sogno…è li che di solito si concretizza la fase creativa.

Ci sono temi o messaggi ricorrenti nelle tue canzoni?

No, anche se il tentativo nel mio piccolo è sempre quello di offrire una prospettiva diversa, sperando di far innescare nelle persone la necessità di crescere individualmente per vivere in pace ed armonia nel e con il paradiso che ci ospita…il pianeta terra.

Quali artisti o generi musicali ti hanno influenzato maggiormente?

Io parto con la classica ma sono stato rapito fin da subito dal rock per poi innamorarmi man mano di svariati generi e capire che esiste solo la buona e la cattiva musica. Comunque tra gli artisti di cui mi sono innamorato potrei nominare: Franco Battiato, U2, Led Zeppelin, Black Sabbath, Metallica, Faith no More, Pat Metheny, John Mayer, Stevie Wonder, James Brown, Bob Marley, Coldplay, Nirvana, Beatles, Rolling Stones, Lenny Kravitz, Stromae, Manu Chao, Bob Dylan…e molti altri.

Come valuti la tua evoluzione artistica nel corso degli anni?

La mia musica è in continua evoluzione poichè mi sono sempre gettato a capofitto nei differenti stili musicali andando man mano a collaborare con musicisti specializzati in quel determinato genere metabolizzandone i diversi linguaggi, quello che ne esce sono canzoni che hanno già in se le più svariate contaminazioni.

Qual è la tua canzone preferita da eseguire dal vivo e perché?

Non puoi chiedere ad un genitore qual è il suo figlio prediletto.

Da dove è nata l’idea per il tuo nuovo singolo?

In sogno come la stragrande maggioranza dei miei brani…ed era Marzo 2020.

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