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Carlo Audino torna con Cuore in fiamme: guarda il video in anteprima

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Carlo Audino Carlo Audino

Esce oggi, in anteprima assoluta, il videoclip di Cuore in fiamme, il nuovo singolo di Carlo Audino feat. Sabrina Seaside. La canzone sarà in rotazione radiofonica dal 16 novembre e disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 13 novembre. Cuore in fiamme è un viaggio musicale ed emotivo che racconta l’amore in tutte le sue sfumature, accompagnando una coppia dall’adolescenza fino alla vecchiaia attraverso un mix di sonorità rock, chitarre glissate e un tocco rap contemporaneo di Sabrina Seaside. Audino, autore e realizzatore del progetto, rende omaggio ai suoi genitori e a tutte le storie d’amore che resistono al passare del tempo.

Girato a Lariano (Roma), il videoclip di Cuore in fiamme riflette visivamente questa evoluzione: scene che mostrano un amore che si adatta e si trasforma, restando però saldo e indomito. Il brano, come spiega l’artista, incorpora un bridge ispirato allo stile di Ivan Graziani, un tributo a uno dei suoi principali riferimenti musicali, e una rima rap finale che richiama il Nessun dorma di Puccini, amatissimo dalla madre dell’artista.

Abbiamo avuto l’opportunità di fare qualche domanda a Carlo Audino per approfondire il significato del videoclip e l’ispirazione dietro Cuore in fiamme.

 

Il videoclip di Cuore in fiamme è stato girato a Lariano (Roma). Quali sono gli elementi visivi che hai voluto includere per rappresentare l’evoluzione di una storia d’amore che attraversa tutta la vita?

“Qualcuno ha detto che la vita è un soffio che dura un istante e come non dargli torto? Così, nella seconda parte del video, quella dedicata alla storia d’amore che ha attraversato i decenni, ho chiesto aiuto a Mrs AI per rappresentare, in pochi secondi, esattamente questo concetto. Nel tempo di un abbraccio o di una manciata di pedalate in bici, il corpo invecchia ma gli occhi, l’amore e l’entusiasmo restano intatti. Nell’ultimo clip, prima del viaggio nell’iperspazio tra orsetti e bambole dedicato all’ultimo inciso, il tempo viene capovolto e si passa dagli occhi felici della ‘lei’ anziana al tempo del suo amore da giovane. Insomma, la dimensione ‘tempo’ è una livella dove il vero amore si muove in maniera imperturbabile, a volte giocando con essa e muovendosi a ritroso.”

Nel brano, le voci intime si uniscono a un tocco rap che arricchisce il sound. Come hai pensato di integrare questi elementi per raccontare il percorso dell’amore in maniera così dinamica e contemporanea?

“L’inciso di Cuore in fiamme, nella versione originale, ripeteva solo una parola: ‘ancora’. Nella mia mente significava tutto, era come dire ‘andiamo avanti, non ti preoccupare’ oppure ‘sì, lo voglio ancora’ o anche ‘sai, ho sbagliato ma dammi una possibilità, ancora’. Alla fine, ho pensato di affiancare alla nota monotona di ‘ancora’ una cascata di semicrome che aiutano l’ascoltatore a immedesimarsi nella coppia. Nel primo inciso, la voce rap di Sabrina Seaside rappresenta la giovane sposa, mentre nel secondo, più riflessivo, lei parla dei ricordi passati e affronta il presente della coppia, che può sembrare insormontabile. Ho cercato di lasciare spazio all’interpretazione, e il rap mi ha permesso di condensare concetti complessi in un tempo brevissimo.”

“Cuore in fiamme” sembra essere un omaggio personale ai tuoi genitori. Come il progetto nel suo insieme riflette questo tributo e il legame profondo che hai voluto esprimere attraverso la musica e il video?

“Il brano nasce come omaggio ai miei genitori, ma rappresenta anche altri ‘cuori in fiamme’ che ho incontrato. Nella seconda parte c’è un accenno alla demenza senile, quando lui non ricorda il nome di lei ma ha in mente immagini recenti dove il bianco dei capelli non appare. Mia madre, come molte donne del dopoguerra, era una persona forte, decisa, e aveva bisogno di un valido supporto, di un ‘grande guerriero’ che la sostenesse. Nel video, le labbra che sussurrano rappresentano i pensieri e i ricordi che emergono, mentre nella parte finale ho voluto mettere un’immagine di mia madre che ricordo, quando nella notte prima di un qualsiasi grande evento rimaneva in contemplazione probabilmente per studiare le opportune mosse da compiere all’alba successiva. Rispecchiava in pieno la visione Pucciniana del “Nessun dorma” per bocca del Pincipe Calaf: all’alba vinceró ! Ho voluto immortalare il suo spirito indomito e l’amore per la vita che ha sempre avuto.”


Ecco il video in anteprima:

 

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