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“Nient’altro” di Gennaro Guadagno: un inno alla consapevolezza

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Gennaro Guadagno, attraverso il suo nuovo singolo “Nient’altro”, ci conduce in un viaggio intimo e riflessivo sulla sua relazione con la chitarra e la necessità di trovare un equilibrio nella vita. La canzone si svela come un inno alla consapevolezza e alla riscoperta di ciò che veramente conta.

C’è un momento specifico che ricordi come l’inizio della tua carriera musicale?

Sì, ricordo che all’età di 15 anni un infortunio sportivo mi tenne fermo a casa e lontano dagli allenamenti, così per riempire le mie giornate cominciai a strimpellare la vecchia chitarra di papà. In quel momento la musica fu per me la luce in fondo al tunnel. Man mano andando avanti capii poi di aver trovato la mia vera passione.

Da dove trai principalmente ispirazione per le tue canzoni?

Non c’è un qualcosa in particolare da cui traggo ispirazione, sento il bisogno di scrivere nel momento in cui vengo colpito da emozioni forti date da ciò che mi succede, in base quindi alle esperienze che faccio.

Ci sono temi o messaggi ricorrenti nelle tue canzoni?

No in realtà no, forse perché cerco sempre di variare, così da proporre sempre qualcosa di nuovo. Sicuramente con ogni mio brano cerco di fare arrivare un messaggio, ma esso dipende principalmente dal mio pensiero in quel determinato momento.

Quali artisti o generi musicali ti hanno influenzato maggiormente?

Fin da bambino ho sempre ascoltato le canzoni di Pino Daniele, grazie alle quali ho cominciato a fare musica, poi crescendo ho continuato con Vasco Rossi, Gianluca Grignani, quindi probabilmente questi grandi artisti hanno influito in qualche modo sui miei modi di fare musica. Io cerco di rendermi sempre più moderno anche perché ascolto un po’ di tutto e soprattutto quando scrivo non mi pongo limiti di genere musicale, quindi ciò che poi viene fuori è un mix di tante cose.

Come valuti la tua evoluzione artistica nel corso degli anni?

Nel corso degli anni mi rendo conto di maturare costantemente. Me ne accorgo soprattutto nei testi che mi vengono fuori, ogni volta che mi metto lì a scrivere qualcosa di nuovo mi accorgo di aver acquisito sempre un qualcosa in più e di questo sono molto contento, ho ancora tanto, tantissimo da apprendere e questo rende il percorso ancora più affascinante.

Qual è la tua canzone preferita da eseguire dal vivo e perché?

Credo che la mia preferita sia Je so pazz di Pino Daniele, perché mette allegria, mi dà sicurezza, tra l’altro è tra le prime che imparai con la chitarra. Probabilmente è anche perché mi ci rivedo molto.

Da dove è nata l’idea per il tuo nuovo singolo?

Il mio nuovo singolo nasce dal rapporto tra me e la mia chitarra, un rapporto molto forte che in un brevissimo periodo stavo un po’ trascurando. A un certo punto mi ritrovai seduto sul letto e guardando la chitarra pensai “ma cosa sto facendo?” stavo trascurando la cosa alla quale tengo di più quando per me in realtà esiste lei (la chitarra che rappresenta la musica in generale) e , appunto , Nient’altro.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro in termini di carriera musicale?

I miei obbiettivi sono quelli di riuscire a far arrivare la mia musica a quanta più gente possibile, la musica non fa parte della mia vita, praticamente lo è ,quindi sarebbe bellissimo poter vivere di essa. Se parliamo di sogni , mi emoziona un sacco andare ai concerti immaginando me lì su quel palco, sarebbe davvero bellissimo. È proprio per questo che da un po’ di tempo a questa parte ho cominciato a pensare ai sogni come veri e propri obbiettivi da raggiungere.

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