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Intervista a Paolo Martini sul suo singolo “Tra l’asfalto e il cielo”

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Paolo Martini ha 22 anni ed è un cantautore ligure, nato a Sanremo. Prima di dedicarsi pienamente alla musica ha giocato a calcio per 15 anni a livello semiprofessionistico. La sua passione per la musica è nata in realtà molto tempo fa, quando da bambino ha studiato per un anno batteria alla scuola “Respighi” di Sanremo. Dal 2020 ha iniziato, da autodidatta, a scrivere canzoni al pianoforte e a frequentare l’Accademia Musicale di Ospedaletti studiando canto moderno. Nel 2023 ha firmato un contratto con la casa discografica Joseba Publishing. Attraverso la sua musica, principalmente Pop, Paolo vuole condividere le emozioni più pure che ci travolgono quando meno ce lo aspettiamo, ricordandoci di godere ogni momento della vita e di lasciare andare tutte quelle cose che ci fanno soffrire.

C’è un momento specifico che ricordi come l’inizio della tua carriera musicale?

Potrei dire che la mia carriera musicale sia iniziata da quando ho lasciato definitivamente il calcio per dedicarmi esclusivamente alla musica, ma pensandoci bene penso sia giusto dire che la mia carriera musicale sia qualcosa di più profondo nato da dentro, che ho sempre avuto come passione fin da piccolo, ma che purtroppo nel corso degli anni ho trascurato. Infatti a volte riguardo vecchie videocassette e noto quanto amassi già all’età di 4 anni dare spettacolo. Cantare, sbattere le pentole, tenere il tempo col piede e ballare sono state le parti più belle della mia infanzia, che hanno mostrato al di fuori quello che già avevo dentro.

Da dove trai principalmente ispirazione per le tue canzoni?

L’ispirazione per le mie canzoni viene da quello che vivo nel periodo in cui le scrivo. Infatti ci sono periodi davvero difficili dove la mia unica ancora di salvezza è il pianoforte, la mia voce e una matita.

Ci sono temi o messaggi ricorrenti nelle tue canzoni?

Sì, le mie canzoni trattano momenti che molte volte si ripetono, soprattutto quando meno me lo aspetto nella vita. Ma penso che il bello stia soprattutto in questo.

Quali artisti o generi musicali ti hanno influenzato maggiormente?

In questo brano non mi sono ispirato particolarmente a qualcuno, però ascolto molta musica italiana e internazionale. Ad esempio mi piace molto Max Gazzè, Ultimo, Cremonini, Battiato, Ed Sheeran, One Republic, Dean Lewis e molti altri.

Come valuti la tua evoluzione artistica nel corso degli anni?

Nel corso degli anni penso di essere cresciuto molto musicalmente. E questo è dovuto sicuramente alla mia passione per la musica e alla determinazione che metto in tutto quello che faccio. Il merito per questa crescita va in particolar modo alla mia insegnate di canto Eleonora Amerio e al mio produttore discografico Gianni Testa che mi segue in ogni cosa che faccio.

Qual è la tua canzone preferita da eseguire dal vivo e perché?

La mia canzone preferita da eseguire dal vivo è “La Cura” di Franco Battiato. È una canzone che sa emozionarmi sempre e mi porta in mente delle immagini che ho vissuto in passato e che arrivano dritte al cuore.

Da dove è nata l’idea per il tuo nuovo singolo?

L’idea per il mio nuovo singolo è nata da un periodo di estrema felicità vissuto con molta spensieratezza insieme ad una ragazza che ha saputo rendermi felice semplicemente con la sua presenza.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro in termini di carriera musicale?

I miei obbiettivi sono riuscire a far arrivare la mia musica a persone che vivono periodi come quelli che ho vissuto io per riuscire a condividere emozioni simili che ci accomunano. Sarebbe bello un giorno cantare le mie canzoni davanti a un grande pubblico.

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