Recensioni
In anteprima “Il Temporale”, il lyric video della band bresciana Il Vuoto Elettrico
È qui in anteprima il lirico video de “Il Temporale”, il nuovo singolo della band bresciana Il Vuoto Elettrico, in collaborazione con Pierpaolo Capovilla. Il brano, contenuto nel nuovo album “Radice”, è in rotazione radiofonica da oggi 1° aprile.
L’intervista alla band:
– Com’è nata la collaborazione con Pierpaolo Capovilla?
È nata in maniera quasi casuale. Dovevamo aprire un suo reading su Majakovskij e sono andato a recuperarlo in stazione a Brescia. Da lì un lungo viaggio condito da aneddoti e riflessioni reciproche, fino alla destinazione: la media Vallecamonica. Alla fine del nostro set, Pierpaolo ci ha detto testualmente che “era parecchio tempo che non sentivo un gruppo suonare dal vivo in questo modo” e noi ne siamo stati orgogliosi, visto che a dirlo non era proprio l’ultimo arrivato ma uno dei 4-5 capisaldi della musica alternativa italiana. Nei giorni successivi abbiamo pensato a lui per fare delle voci su un pezzo del nuovo disco e una volta contattato ci ha proposto qualcosa di più: “Oltre a cantare potrei mettere mano anche al testo? Mi piacerebbe sviluppare una certa idea. Magari potrei anche suonare il basso…”. Alla fine di tutto, il testo è stato scritto veramente a quattro mani (e anche questa cosa ci rende particolarmente orgogliosi), mentre purtroppo per una questione di incastri non siamo riusciti a fargli registrare un “secondo” basso. Altra curiosità: in origine il pezzo doveva chiamarsi “Maiali e Asini” ma una volta effettuate le modifiche di Pierpaolo abbiamo deciso di ribattezzarlo “Il Temporale”.
– “Il Temporale” è contenuto nel vostro nuovo album “Radice”. Quali sono le tematiche trattate nel disco?
Si tratta di un concept album incentrato su tre parole chiave: L’Assenza, la Perdita e La Mancanza. Tre diverse sfaccettature emotive che potrebbero confondersi l’una con l’altra ma che in realtà sono molto diverse. L’Assenza si realizza quando non hai mai provato una certa condizione e quindi sei privo dell’elemento esperienziale. La Perdita si ha – al contrario – quando si sperimenta il venir meno di una condizione di cui si ha piena contezza. La Mancanza, infine, è l’evoluzione temporale della Perdita, lo strascico emotivo che trascende dall’elemento traumatico e si pone in prospettiva come l’elemento “degradante” della vita delle persone, è l’elemento chiamato a scavare più di tutti nell’animo.
– Quanto conta per voi la dimensione live?
Come tutti coloro che propongono musica emotiva e di forte impatto è fondamentale, ma tutti, nessuno escluso, ti risponderebbero in questo modo. Non ho mai sentito nessuno rispondere a questa domanda dicendo che suonare live è “meno importante che fare sala prove o lavorare in studio”. La domanda giusta – se mi permetti – è un’altra e cioè: “Suonare dal vivo di fronte a poche persone ti dà gli stessi stimoli che suonare di fronte a centinaia?”. La risposta, per quanto mi riguarda è “assolutamente sì”.
– Com’è cambiato il vostro approccio alla musica in questi due anni difficili?
Ci prendiamo quello che arriva, sapendo che le regole del gioco sono cambiate. Non è più possibile organizzare un tour come facevamo in passato, quando all’uscita del disco si potevano annunciare 6-7 date in giro per il nord Italia e poi con i mesi successivi si poteva allungare la lista finendo per suonare un po’ dappertutto. Oggi bisogna ragionare per piccoli passi, organizzare un concerto fatto bene, fare Rete con altre band selezionate per attitudine affine, ragionare con cognizione di causa e non farsi prendere dal panico se non si riesce a suonare con continuità. Il 50% dei locali ha chiuso o smesso di far suonare musica dal vivo e i rimanenti hanno preso la palla al balzo e hanno deciso che le band non vanno più pagate, soprattutto se fanno musica originale. Le band, pur di suonare, suonano gratis e il tutto si tramuta in un circolo vizioso. Ho l’impressione che finirà così, in maniera indegna per tutti. Ti racconto un aneddoto: un amico mi ha contatto chiedendomi se potevo votare on line il suo gruppo per farlo salire su un palco di provincia, quest’estate. Il gruppo che otteneva più voti avrebbe vinto. Sono andato a scorrere l’elenco di tutti coloro che si erano iscritti: più di 200 band, tutte ammassate e identificate solo da un nome e un pallino selezionabile.
No, così non ha senso, dai.
– Progetti futuri?
Fare uscire un terzo singolo (che sarà sicuramente una ballata, “Gli angoli del nostro corpo”) e sfruttare al massimo l’estate per suonare sul maggior numero di palchi estivi. Abbiamo avuto diversi cambi di formazione (l’ultimo proprio un paio di mesi fa) e ora l’unica cosa che chiediamo a noi stessi è un po’ di serenità e continuità, che detta così, per un gruppo che fa la nostra musica, sembra davvero una presa in giro. Serenità e Il Vuoto Elettrico non sono mai andati d’accordo, ma forse in questo caso è proprio la medicina che serve a tutti noi.