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Meron: quando i ricordi diventano musica – il nuovo singolo “Posacenere”
Meron torna con “Posacenere”, un brano che racconta il rimpianto di una storia mai nata. Tra ricordi condivisi e la paura di cominciare, il protagonista immagina un amore che non ha mai avuto il coraggio di vivere, mentre le sue giornate si spengono come la cenere di una sigaretta.
Ispirato da un’esperienza personale, Meron trasforma emozioni autentiche in musica, affrontando temi ricorrenti come la paura dell’abbandono e l’incomunicabilità. Con un’evoluzione artistica sempre più diretta e influenze che spaziano da Lucio Dalla a The Weeknd, l’artista guarda al futuro, lavorando al suo primo album e sognando il palco di Sanremo.
C’è un momento specifico che ricordi come l’inizio della tua carriera musicale?
Non penso ci sia un momento specifico.
Mi sento sempre all’inizio e mi spaventa ricercare una fine in questo,perché c’è il rischio di volere arrivare ai risultati più che nella vita della gente.Poi se le cose vanno di pari passo ben venga,ma per me sarà sempre un nuovo inizio.
Da dove trai principalmente ispirazione per le tue canzoni?
Da quello che vivo,non parlo di cose che non so.Se qualcosa mi interessa e lo ritengo opportuno per la scrittura di un brano lo vado a ricercare e poi di conseguenza la musica e le parole vengono fuori da sole.Sono sempre loro a trovarti non tu.
Ci sono temi o messaggi ricorrenti nelle tue canzoni?
Sì sono vari ma più o meno sempre gli stessi.Quelli che tratto maggiormente sono di sicuro la paura dell’abbandono e quella di amare, l’incomunicabilità dei rapporti e l’accettazione della fine.
Quali artisti o generi musicali ti hanno influenzato maggiormente?
Sono tanti, tra cui Lucio Dalla,Stevie Wonder, Coldplay,The Weekend,Sting, Franco Battiato,poi mi fermo qui perché potrei parlarne per ore.
Come valuti la tua evoluzione artistica nel corso degli anni?
Penso di essere maturato molto nei testi, riuscendo ad essere molto più semplice. Prima facevo troppa ricerca letteraria e molto spesso poteva risultare incomprensibile alle orecchie di chi mi ascoltava.
Qual è la tua canzone preferita da eseguire dal vivo e perché?
È “I colori dell’ombra” senza orma di dubbio.Ogni volta che la eseguo davanti a un pubblico con il pianoforte sento sempre il calore di chi mi sta ascoltando ritornarmi addosso.
Da dove è nata l’idea per il tuo nuovo singolo?
Questo singolo non nasce da un’ idea in particolare,ma dal racconto di un amore vissuto d’estate quando ero al liceo che purtroppo non è potuto nascere davvero.Il Titolo è banalmente la conseguenza a questa mancanza che ancora sento fortemente.
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro in termini di carriera musicale?
Sicuramente finire il mio album e poi Sanremo che è un palco che sogno sin da quando ero bambino.Il resto poi si vedrà.