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Exu Nathan racconta il suo nuovo singolo “Striscia di Sole”

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La musica come riflesso di emozioni autentiche, di esperienze vissute, di storie che lasciano il segno. È questo il cuore pulsante della produzione artistica di Exu Nathan, artista che nel panorama musicale odierno si distingue per la sua capacità di trasformare momenti di vita in melodie incisive e testi profondi. Il suo nuovo singolo, Striscia di Sole, è il perfetto esempio di questa sensibilità: un brano che nasce da una storia vera e si fa portavoce di un messaggio potente e universale.

L’intervista che segue permette di entrare ancora più a fondo nel mondo artistico di Exu Nathan, scoprendo le sue influenze, il suo processo creativo e la visione che guida la sua musica. Un viaggio tra parole e note che racconta non solo un brano, ma un artista che ha scelto di mettere la vita e le emozioni al centro di ogni sua composizione.

Quali sono le principali fonti di ispirazione che alimentano il tuo processo creativo e che plasmano l’identità delle tue composizioni musicali?
Le mie principali fonti di ispirazione sono quello che ho dentro e le mie esperienze di vita passata. Parte tutto da lì. Se non hai qualcosa da raccontare, nasce poco, almeno secondo me. Ogni emozione, ogni momento vissuto si trasforma in musica, ed è questo che rende le mie canzoni vere e personali

Esistono tematiche ricorrenti o messaggi sottesi che attraversano il tuo repertorio artistico, quasi come un filo conduttore tra le tue opere?
Sì, nelle mie canzoni c’è sempre un filo conduttore legato alla vita reale, alle esperienze vissute e alle emozioni vere. Racconto storie di vita, momenti difficili, ma sempre con un’energia che spinge a reagire. Mi piace trasformare situazioni negative in qualcosa di hype, dando un senso anche alle cose brutte

In che modo specifici artisti, movimenti musicali o generi hanno influenzato la tua evoluzione stilistica e contribuito a definire il tuo personale linguaggio espressivo?
Sicuramente la pop e la trap hanno influenzato il mio stile, perché mi permettono di esprimere al meglio quello che voglio raccontare.

C’è una particolare canzone del tuo repertorio che preferisci eseguire dal vivo? Quali emozioni, ricordi o connessioni personali rendono quell’esecuzione così speciale per te?
La canzone che preferisco eseguire dal vivo è Striscia di sole, perché rappresenta il ricordo di Panda, il mio amico fraterno scomparso due mesi fa. È un brano che abbiamo scritto e realizzato insieme, quindi per me ha un valore speciale. Anche se non è facile da eseguire dal vivo

Da quale idea è nata l’ispirazione per il tuo ultimo singolo, e come hai sviluppato il progetto da lì?
L’ispirazione per Striscia di sole è nata da una storia vera: un ragazzo che, dopo essere stato tradito dalla sua ragazza, è caduto in una profonda depressione e si è rifugiato nelle sostanze. Quando è riuscito a riprendersi, abbiamo deciso di trasformare questa esperienza in musica, scrivendo un brano che non parlasse solo di lui, ma di tutti quei ragazzi che vivono situazioni simili. Il messaggio è forte: per quanto il dolore possa farci perdere la bussola, la vita vale sempre più di qualsiasi fuga autodistruttiva. Il ritornello cita proprio “sognare adesso non vale una striscia di sole”, a significare che, in quei momenti, si rischia di perdere la voglia di credere nel futuro, ma bisogna sempre trovare la forza di andare avanti.

Quali traguardi desideri raggiungere nel tuo percorso artistico futuro, e quali ambizioni guidano la tua visione per la carriera musicale a lungo termine?
Il mio obiettivo è semplicemente fare musica, perché è ciò che amo. Non mi fisso su traguardi specifici, voglio solo continuare a creare e condividere ciò che sento. Per me, il vero successo è poter fare quello che mi piace, tutto il resto, se arriva, è solo un valore aggiunto.

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