Concerti

KyoShinDo, la tradizione dei tamburi giapponesi alla XXVI edizione di Vo’ on the Folks

Published

on

La secolare tradizione dei tamburi giapponesi in scena alla XXVI edizione di Vo’ on the Folks. Sabato 19 marzo alle ore 21 alla Sala della Comunità di Brendola (Vicenza) arriva il collettivo KyoShinDo con un spettacolo musicale di grande fascino e suggestione. Dopo l’apertura affidata alla world music degli italo-argentini SuRelistas, il festival diretto da Paolo Sgevano prosegue con il secondo appuntamento che vede protagonista il gruppo di percussionisti Taiko (太鼓) – tamburi giapponesi – nato nel 2004. Impegnati nello studio delle arti tradizionali nipponiche, i Kyoshindo sono cresciuti con gli insegnamenti di speciali Sensei (maestri) come Kurumaya Masaaki (rappresentante dello stile tradizionale Mitsuuchi, tipico della regione Hokuriku in Giappone) e del compositore Joji Hirota. Ma anche dell’inglese Liz Walters, di Gushiken Tsukasa (Ryujin Densetsu, Okinawa), Koji Nakamura (Shumei Daiko) e Marco Lienhard (Taikoza).

Affascinati dalla cultura e studiosi delle arti tradizionali giapponesi, i membri del KyoShinDo vivono e praticano lo studio del Taiko presso il KyoShinDo Taiko Dojo situato sulle alture dell’Appennino ligure. L’ensemble è composto da Mirco TaddeiChiara ParisiGiustino CaiazzoLaura BertolinoStefano Parisi e Chiara Berattino. Al Vo’ on the Folks presentano “Taiko Do – Echo of the Soul”, il loro lavoro discografico del 2020, prodotto da Joji Hirota.  In ogni forma d’arte tradizionale del Giappone sono sempre presenti coscienza estetica e cura dei dettagli. Le attività principali del KyoShinDo sono occasione di ricerca e miglioramento: la creazione artigianale dei propri tamburi secondo metodi tradizionali, la cura dell’ambiente in cui si vive e si pratica, la preparazione e l’allestimento di spettacoli, l’insegnamento della Via del Taiko come pratica di conoscenza di sé e di armonizzazione con l’Altro.

Il Taiko è musica da ascoltare, da guardare e da vivere: i tamburi vengono suonati con la dinamicità e il rigore tipici delle arti orientali. Il gesto, il movimento del corpo, crea bellezza ed equilibrio all’interno della parte ritmica ed è parte integrante dello spettacolo. I tamburi taiko sono realizzati a mano, creati artigianalmente. Ogni particolare è attentamente studiato e contribuisce alla creazione di un suono unico e irripetibile. I taiko del KyoShinDo sono interamente realizzati dai suoi membri, grazie ai preziosi consigli del maestro tamburaio Hatamoto Tooru da Tokyo.

La XXVI edizione di Vo’ on the Folks si concluderà sabato 2 aprile con l’Irish music di Mortimer Mc Grave, pionieri del rock celtico demenziale. Organizzato dalla Sala della Comunità di Vo’ di Brendola e Frame Evolution, con il sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Brendola e della Banca delle Terre Venete, “Vo’ on the Folks” rappresenta uno spazio privilegiato per la riscoperta e la tutela di preziose tradizioni da conservare e tramandare, rilette in chiave contemporanea.

Exit mobile version