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Artisti in tour

I Suonno d’Ajere tornano a Napoli con un concerto speciale al Teatro Trianon Viviani

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Dopo un anno di successi internazionali e a quasi dodici mesi dalla pubblicazione dell’acclamato album “nun v’annammurate”, i Suonno d’Ajere tornano a esibirsi dal vivo nella loro città con un concerto molto atteso. L’appuntamento è per venerdì 21 marzo (ore 21) presso il Teatro Trianon Viviani di Forcella (Napoli), diretto da Marisa Laurito, luogo simbolo della cultura e della tradizione musicale napoletana.
Prevendita https://www.azzurroservice.net/biglietti/suonno-dajere/

Il trio, composto da Irene Scarpato (voce), Marcello Smigliante Gentile (mandolino, mandola, mandoloncello, cori) e Gian Marco Libeccio (chitarra classica, chitarra elettrica, chitarra acustica, cori), si esibirà con una formazione arricchita dal percussionista Salvio La Rocca, già membro del gruppo Tartaglia Aneuro, specialista dei tamburi a cornice e delle percussioni mediterranee. Durante il concerto, il pubblico potrà apprezzare l’evoluzione del loro sound, frutto di lunghe ricerche musicali e contaminazioni, arricchito dall’uso della chitarra elettrica.

Il concerto segna il “ritorno a casa” dopo una lunga tournée internazionale che ha portato i Suonno d’Ajere a esibirsi in prestigiosi teatri in Cina, Isole Baleari, Austria, Francia, Svizzera, Taiwan, Giappone, Corea del Sud, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia, Italia, Slovacchia e Germania. Tra i momenti più significativi, spiccano l’esibizione ad Amburgo, alla Elbphilharmonie, insieme a Vinicio Capossela, davanti a oltre 2.000 spettatori, e la partecipazione alla TV nazionale svizzera e cinese.

Con la voce straordinaria di Irene Scarpato, riconosciuta come la “nuova voce della tradizione napoletana”, i virtuosismi al mandolino di Marcello Smigliante Gentile e la ritmica incalzante della chitarra di Gian Marco Libeccio, i Suonno d’Ajere hanno conquistato il pubblico nazionale e internazionale, rivisitando i classici della metà del Novecento e componendo brani inediti ispirati ai maestri di quel periodo.

Il concerto del 21 marzo sarà l’occasione per ripercorrere i brani dell’album “nun v’annammurate” e presentare nuove suggestioni musicali, frutto di un anno di incontri con altre culture e popoli che hanno reso la musica italiana un punto di riferimento nel mondo.

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